Il bando prevede la partecipazione al concorso straordinario per la sola scuola di I e II grado, esclusivamente sui posti comuni (classe di concorso), a cui possono partecipare i docenti abilitati e quelli non abilitati che abbiano svolto nelle istituzioni scolastiche statali un servizio di almeno tre anni, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni scolastici.
Il concorso prevede la sola prova disciplinare e dovrà svolgersi entro il 15 giugno 2022.
I vincitori avranno un contratto a tempo determinato nell’anno scolastico 2022/2023 e parteciperanno, con spese a carico, ad un percorso di formazione, in collaborazione con le Università.
Uil Scuola ha ribadito, con forza, che questa procedura non risolve il problema del precariato, ma addirittura potrebbe aggravarlo.
Per la Uil:
“Il Ministero ha dato alla norma di legge una interpretazione restrittiva per cui, secondo il bando, la procedura concorsuale sarà bandita solo per le classi di concorso del I e del II grado rimasti vacanti nell’a.s. 2021/22 non includendo i posti di sostegno. Inoltre, i docenti che hanno partecipato alla procedura delle GPS di I fascia con contratto a tempo determinato finalizzato alla immissione in ruolo (decreto sostegni bis) sono esclusi dalla procedura a prescindere dalla tipologia di posto su cui sono stati assunti (se sostegno o classe di concorso). Infine, prevedere il requisito dei 3 anni di servizio solo negli ultimi 5 anni ridurrà ulteriormente la platea”.
Il Contratto a tempo determinato resta per il Sindacato un problema a danno dei precari e in ogni caso appare assurdo doversi pagare la formazione di tasca propria. Inoltre per quanto riguarda l’abilitazione, il ministero, in assenza di una specifica previsione di legge, ha deciso autonomamente che per i docenti vincitori essa sarà acquisita solo all’atto di conferma del ruolo.
Ma per Uil Scuola l’abilitazione di deve poter acquisire con il solo percorso con l’Università, a prescindere dalla conferma in ruolo poiché devono restare distinti i due percorsi stabiliti per legge, ovvero l’anno di formazione iniziale e la prova e quello del corso di formazione con l’Università
La tempistica poi lascia molto perplessa la Uil che fa notare come :
” Il bando non è stato ancora pubblicato, ci sono 30 giorni di tempo per la presentazione delle domande e la convocazione da parte degli Uffici dovrà essere resa nota al candidato almano venti giorni prima della prova. Insomma un ennesimo danno ai precari”.
Infine, per la Uil non è chiaro perché non si attivino le procedure previste dal decreto 36 che modifica l’intero reclutamento e la formazione iniziale, almeno per le parti che possano essere favorevoli ai precari, come l’acquisizione dei 30 CFU per completare il ciclo di formazione ed essere abilitati.